I salesiani ricordano che nel Giugno di 60 anni ci fu la posa della prima pietra del Tempio “don Bosco”, benedetta dall’arcivescovo di Torino cardinale Maurilio Fossati e collocata sessant’anni fa, l’11 giugno 1961, nel luogo dove oggi sorge la Basilica di San Giovanni Bosco. Di seguito la notizia pubblicata su “Il Torinese“.

Quasi 30.000 fedeli accolsero festosamente il Papa polacco al Colle don Bosco il 3 settembre 1988, nell’anno del primo centenario della morte di don Bosco. Una giornata indimenticabile per i luoghi in cui nacque il Santo dei giovani, per la grande comunità salesiana e per tutti i cattolici.

Da allora la visita di Giovanni Paolo II viene ricordata sotto il porticato di fianco all’immensa cattedrale con imponenti pannelli fotografici che illustrano la visita del Papa diventato San Giovanni Paolo II.

Una folla eccezionale si strinse quel giorno di 33 anni fa attorno a uno dei pontefici più amati e popolari di sempre. Karol Wojtyla celebrò la messa nel piazzale della chiesa ed entrò nella casa in cui Giovannino Bosco nacque il 16 agosto 1815. Oggi è di nuovo grande festa per i salesiani che ricordano la posa della prima pietra del Tempio “don Bosco”, benedetta dall’arcivescovo di Torino cardinale Maurilio Fossati e collocata sessant’anni fa, l’11 giugno 1961, nel luogo dove oggi sorge la mastodontica Basilica di San Giovanni Bosco nelle campagne di Castelnuovo tra colline, vigneti e noccioleti.

La pietra non proveniva dalle cave ma dalla basilica torinese di Maria Ausiliatrice dove serviva da basamento al quadro della Madonna.

La basilica di San Giovanni Bosco, alta 26 metri, fu costruita nella borgata Becchi del Colle don Bosco tra il 1961 e il 1966 dove sorgeva la cascina Biglione in cui nacque don Bosco e dove il padre faceva il contadino. Al Colle i salesiani investono da sempre nel futuro dei giovani.

Un centro di formazione professionale con aule e laboratori per attività tecniche, informatiche e arti grafiche ospita centinaia di ragazzi che praticano anche attività sportive.

Nell’area del santuario è presente un Museo etnologico missionario che contiene reperti etnografici provenienti da ogni parte del mondo.

Fece scalpore il 2 giugno 2017 la notizia del trafugamento dalla basilica dell’urna contenente il cervello di don Bosco. La reliquia fu ritrovata quindici giorni dopo e ricollocata al suo posto.

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