Basso Monferrato, Bassa Langa, Colline torinesi.
Il 31 gennaio 1988, centenario della morte di don Bosco, ebbe inizio l’attività del Museo contadino, comprendente un vasto salone scavato nel cortile e le stesse stanze della casa del fratello Giuseppe.

Fu voluto dalla Congregazione salesiana e realizzato con la tenace e amorosa ricerca di oggetti dal salesiano laico Teresio Chiesa.
Egli, con moltissime fotografie, documenta i luoghi e gli oggetti del tempo di don Bosco; ne raccolse oltre 700 nei cascinali di campagna, li catalogò, li descrisse, li espose nel Museo. Questo fu costruito e arredato su disegno dell’Architetto Aldo Fogli e con l’allestimento del salesiano Luigi Zonta. La vita di ogni uomo viene condizionata dall’ambiente culturale, e ancor più da quello naturale in cui ognuno ha trascorso gli anni della fanciullezza e dell’adolescenza. Così fu per Giovanni Bosco, immerso nella mentalità contadina, fatta di vivo senso familiare, di molto lavoro, di duro sacrificio, di estrema povertà e di forte fede cristiana. Gli oggetti e le fotografie del Museo testimoniano questo stile di vita.

Ai visitatori del Museo l’augurio di assaporare gli elementi tipici della civiltà contadina, la semplicità degli strumenti che richiedevano fatica e intelligenza e di rivivere la serena gioia dell?antica gente di campagna.

Orari

ora legale (marzo – ottobre):
> da martedì a sabato
dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:30 alle 18:00
> domenica e festivi
dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:30 alle 18:00

ora solare (ottobre – marzo):
> da martedì a sabato
dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:30 alle 17.30
> domenica e festivi
dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:30 alle 17:30

Ingresso libero


Informazioni

Museo della Civiltà Contadina dell’Ottocento
Colle Don Bosco
Fr. Morialdo, 30
14022 – Castelnuovo Don Bosco (AT)

Tel. +39 011 987 71 68

E-mail: museo@colledonbosco.it


Audioguida

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Questa è la mia casa – AudioGuida ai luoghi di Don Bosco
Museo della civiltà contadina del 1800 del Colle Don Bosco

Accanto alla casa del fratello Giuseppe, nello spazio che prosegue dalla cantina della casa di Giuseppe è stato ricavato un abbondante salone dove sono collocati oggetti che aiutano in qualche modo ad avere un’idea, a capire le attività, la vita di una famiglia diciamo dell’epoca di don Bosco, dell’800, per cui ci sono gli oggetti che si utilizzavano in casa, l’arredamento di una camera, l’arredamento della cucina, un po’ di abbigliamento e poi la tipologia degli oggetti che aiutavano, accompagnavano i lavori, soprattutto i lavori della terra, i lavori della vigna, i lavori per la coltivazione dei cereali, e poi quanto era necessario per l’allevamento soprattutto degli animali domestici.
Ecco, tutto questo è una testimonianza straordinaria che aiuta a collocare l’esperienza di Giovannino Bosco nella sua famiglia, nel contesto della cultura e della civiltà contadina del suo tempo.
I valori di questa cultura don Bosco li ha portati poi nella proposta educativa di Valdocco e i suoi missionari l’hanno portata in tutto il mondo.
Sono i valori che nascono dal rispetto della vita, dalla laboriosità, dal sacrificio, dall’umiltà, dalla costanza, dalla tenacia, dalla generosità che significa soprattutto aiuto reciproco, accoglienza dei poveri.
Tutte espressioni che nella civiltà contadina aiutano veramente a camminare insieme.
Sono espressioni così, di una civiltà rurale ma che è anche ricca di tanti messaggi evangelici.
Un grazie enorme va alla serietà, alla competenza, alla passione del salesiano coadiutore Teresio Chiesa, che era stato studente allievo del Colle don Bosco e poi fotografo della LDC.
È la sua tenace paziente ricerca che ha portato questa collezione interessante che testimonia la civiltà contadina dell’800 al Colle don Bosco.